Voglia di scrivere
Stasera ho voglia di scrivere. Non so perché, ma mi va.
In generale, scrivere mi piace... solo che non riesco mai a dedicarmici.
Scrivere mi piace molto di più che parlare. Eh, lo so, cosa brutta da dire... Ma partiamo dal fatto che non mi piace la mia voce, la odio! Senza forma, nasale, fuori luogo, priva di timbro... Brutta, brutta proprio!!
Perciò, quando posso, evito di parlare... e scrivo. SMS, e-mail, Instant Messaging... un po' tutte le forme di comunicazione scritta, insomma! Fosse per me, le mie corde vocali sarebbero ormai atrofizzate, da buttare. Anzi, forse si sarebbero pure spezzate! Sì, perché quando ne ho voglia canto, urlo, le faccio vibrare... Ma forse è soltanto un illusione, perché posso dar fiato quanto voglio ai miei polmoni, ma dalla mia bocca esce sempre qualcosa che pochi (sempre meno) riescono ad udire.
Dicevamo... Ah sì, che stasera voglio scrivere... che mi piace farlo... Eh sì, perché posso cancellare, leggere, rileggere, correggere... posso trovare le parole giuste o, per lo meno, fermarmi a cercarle. Poi magari vengono fuori brutte lo stesso... Però, nel momento in cui scrivo, sono io il padrone, sono io che detto i tempi, e non posso essere sopraffatto. Già, perché con gli altri mi capita questo...che loro parlano, parlano, ed io non riesco mai a metterci una parola, una frase mia, senza essere nuovamente interrotto... ("nun riesco a mettere 'na scopa", si direbbe dalle mie parti!). Gli altri sono bravi a parlare, devo ammetterlo. Ma perché mi interrompono? Forse sono soltanto io a farmi interrompere, non il contrario! Sarà che sono debole... sarà che poi, in fin dei conti, non ho tante cose interessanti da dire.
Come adesso... sto scrivendo scrivendo...ma forse non sto dicendo nulla di significativo, niente di interessante, nulla che sia più interessante del silenzio...
Chissà cosa si capisce da quello che sto scrivendo. Già, ma dove sta scritto che qualcuno legga ciò che dico? E per di più provi a trovarci un senso... Andiamo, è impossibile!
E perché sto scrivendo, allora? Andiamo bene: nemmeno io ascolto (leggo) quello che dico (scrivo)!! L'ho detto all'inizio: mi piace scrivere!! Punto. Basta. Discorso chiuso...
A me piacerebbe fare lo scrittore! Qualche volta ci ho pure provato. Ho scritto qualche racconto, breve. Ma purtroppo sono incostante, non ce la faccio a stare lì e mettere su una trama sensata, a "caratterizzare" i personaggi... così quello che ne è venuto fuori, a mio avviso, sono soltanto un paio di racconti banali, scritti con una certa passione ed uno stile (perché no!) interessante..., ma che ad un certo punto crollano, hanno una rapida decadenza perché mi ero scocciato di scrivere, di inventare, e volevo chiudere la storia.
Come il blog, che è stato fertile fino ad un certo punto... e poi è scomparso, liquefatto... Certo, gli impegni, il lavoro, le vicissitudini, etc. etc. ma sono solo alibi, perché quando uno vuole fare una cosa, la porta avanti, nonostante tutto... E questo a me manca! Sono pieno di buoni propositi, di progetti, di "farò", "dirò", "sarò"... ma poi difficilmente tengo fede ai patti che prendo con me stesso!
Ecco qui: ho tergiversato, ho parlato a vuoto, l'ho presa alla larga... ed ora ho davanti una pagina abbastanza piena di parole, di righe, ma forse povera di contenuti... Chissà se qualcuno è in grado di leggerci qualcosa, chissà se qualcuno può ricavarci nulla da quello che ho scritto. Forse sì, forse gli psicologi diranno: "Ecco qui, qui si leggono i suoi disagi... i suoi traumi... il suo stato d'animo... E' per questo che si è recato in ufficio carico di esplosivo e si è fatto saltare in aria, facendo una strage...". Tranquilli!!! Non saprei dove procurarmi dell'esplosivo... :D e sono abbastanza ignorante dal non riuscire a fabbricarmelo da solo... ;)
Questo sono io. O forse è quello che vorrei essere. O forse, ancora, sono quello che voglio sembrare... Difficile a dirsi. Sta di fatto che per conoscermi davvero, bisogna guardarmi a fondo, leggermi dietro le righe, scavare sotto i rifiuti... ma non è certo che ne valga la pena! In fondo pochi l'hanno fatto... e ci sarà pure un motivo, no?
Truly,
Giuseppe
In generale, scrivere mi piace... solo che non riesco mai a dedicarmici.
Scrivere mi piace molto di più che parlare. Eh, lo so, cosa brutta da dire... Ma partiamo dal fatto che non mi piace la mia voce, la odio! Senza forma, nasale, fuori luogo, priva di timbro... Brutta, brutta proprio!!
Perciò, quando posso, evito di parlare... e scrivo. SMS, e-mail, Instant Messaging... un po' tutte le forme di comunicazione scritta, insomma! Fosse per me, le mie corde vocali sarebbero ormai atrofizzate, da buttare. Anzi, forse si sarebbero pure spezzate! Sì, perché quando ne ho voglia canto, urlo, le faccio vibrare... Ma forse è soltanto un illusione, perché posso dar fiato quanto voglio ai miei polmoni, ma dalla mia bocca esce sempre qualcosa che pochi (sempre meno) riescono ad udire.
Dicevamo... Ah sì, che stasera voglio scrivere... che mi piace farlo... Eh sì, perché posso cancellare, leggere, rileggere, correggere... posso trovare le parole giuste o, per lo meno, fermarmi a cercarle. Poi magari vengono fuori brutte lo stesso... Però, nel momento in cui scrivo, sono io il padrone, sono io che detto i tempi, e non posso essere sopraffatto. Già, perché con gli altri mi capita questo...che loro parlano, parlano, ed io non riesco mai a metterci una parola, una frase mia, senza essere nuovamente interrotto... ("nun riesco a mettere 'na scopa", si direbbe dalle mie parti!). Gli altri sono bravi a parlare, devo ammetterlo. Ma perché mi interrompono? Forse sono soltanto io a farmi interrompere, non il contrario! Sarà che sono debole... sarà che poi, in fin dei conti, non ho tante cose interessanti da dire.
Come adesso... sto scrivendo scrivendo...ma forse non sto dicendo nulla di significativo, niente di interessante, nulla che sia più interessante del silenzio...
Chissà cosa si capisce da quello che sto scrivendo. Già, ma dove sta scritto che qualcuno legga ciò che dico? E per di più provi a trovarci un senso... Andiamo, è impossibile!
E perché sto scrivendo, allora? Andiamo bene: nemmeno io ascolto (leggo) quello che dico (scrivo)!! L'ho detto all'inizio: mi piace scrivere!! Punto. Basta. Discorso chiuso...
A me piacerebbe fare lo scrittore! Qualche volta ci ho pure provato. Ho scritto qualche racconto, breve. Ma purtroppo sono incostante, non ce la faccio a stare lì e mettere su una trama sensata, a "caratterizzare" i personaggi... così quello che ne è venuto fuori, a mio avviso, sono soltanto un paio di racconti banali, scritti con una certa passione ed uno stile (perché no!) interessante..., ma che ad un certo punto crollano, hanno una rapida decadenza perché mi ero scocciato di scrivere, di inventare, e volevo chiudere la storia.
Come il blog, che è stato fertile fino ad un certo punto... e poi è scomparso, liquefatto... Certo, gli impegni, il lavoro, le vicissitudini, etc. etc. ma sono solo alibi, perché quando uno vuole fare una cosa, la porta avanti, nonostante tutto... E questo a me manca! Sono pieno di buoni propositi, di progetti, di "farò", "dirò", "sarò"... ma poi difficilmente tengo fede ai patti che prendo con me stesso!
Ecco qui: ho tergiversato, ho parlato a vuoto, l'ho presa alla larga... ed ora ho davanti una pagina abbastanza piena di parole, di righe, ma forse povera di contenuti... Chissà se qualcuno è in grado di leggerci qualcosa, chissà se qualcuno può ricavarci nulla da quello che ho scritto. Forse sì, forse gli psicologi diranno: "Ecco qui, qui si leggono i suoi disagi... i suoi traumi... il suo stato d'animo... E' per questo che si è recato in ufficio carico di esplosivo e si è fatto saltare in aria, facendo una strage...". Tranquilli!!! Non saprei dove procurarmi dell'esplosivo... :D e sono abbastanza ignorante dal non riuscire a fabbricarmelo da solo... ;)
Questo sono io. O forse è quello che vorrei essere. O forse, ancora, sono quello che voglio sembrare... Difficile a dirsi. Sta di fatto che per conoscermi davvero, bisogna guardarmi a fondo, leggermi dietro le righe, scavare sotto i rifiuti... ma non è certo che ne valga la pena! In fondo pochi l'hanno fatto... e ci sarà pure un motivo, no?
Truly,
Giuseppe