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sabato 28 aprile 2007

Frase del giorno


L'uomo non è mai completo.
La sua esistenza sta nel divenire.
(J. Gottfried von Herder)

venerdì 27 aprile 2007

Ti aggiusto io...

In fondo noi esseri umani non siamo tanto diversi dalle cose. Anche noi andiamo incontro all'usura del tempo, anche noi ci rompiamo con gli urti, anche noi ci "righiamo" come accade ad un qualsiasi oggetto, ad esempio una macchina.
In poche parole, la nostra vita, le nostre esperienze, la nostra sofferenza, ci scava dentro delle ferite (grandi o piccole) che ci segnano il futuro. A volte il male che proviamo, il dolore che ci sconvolge l'animo, è davvero tanto che si viene a formare dentro di noi un enorme "cancro" che ci pesa sull'anima e ci impedisce di essere completamente felici.
In queste condizioni è difficile immaginare un futuro roseo, è difficile vivere un presente all'altezza delle nostre aspettative. Per quanto sia grande il male che si è depositato dentro di noi, per quanto questo"cancro" sia enormemente radicato dentro di noi, è possibile estirparlo, tirarlo fuori senza lasciare grandi segni, solo l'esperienza che ci serve per il futuro!
A volte per eliminare questo "cancro", una strada da seguire è quella di ricordare tutto ciò che ci ha fatto (o ci fa ancora) stare male... questa è una soluzione dolorosa, che comporta tanta sofferenza e tante lacrime... Ma se "l'operazione" viene fatta bene, si può guarire dal proprio male e proiettare la propria vita verso un futuro felice...
Il tutto viene semplificato se accanto si ha una persona in grado di aiutarci, di sostenerci, di lenire le ferite e rendere più sopportabile tanta sofferenza. Qualcuno (un amico, un parente, un amore, ...) che, insomma, sia in grado di dirti "...I will try to fix you...", come Chris Martin dei Coldplay in questa splendida canzone (con traduzione)!!


Fix you
When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you
(Coldplay)

Che ne dite?! Si trovano persone pronte a dirlo...e a farlo?!
Porcelain

Frase del giorno


"T'invidio!", esclamò, "tu puoi ancora nutrirti dell'elemosina di ieri,
io invece non posso nutrirmi della felicità di ieri".
(Goethe, "Le affinità elettive", Parte Prima - Capitolo XVI)

giovedì 26 aprile 2007

Pusher in azione

Qualche tempo fa vi ho parlato di una nuova forma di dipendenza e di come io abbia un mio pusher di fiducia. Ed ecco comparire nuovi pusher, che tentano di fare concorrenza... Beh, da questa concorrenza non posso che guadagnarci io e forse anche voi!
Ascoltate questa canzone... la trovo così bella, ma triste... però è proprio bella!


When Susannah cries
When Susannah cries
she cries a rainstorm
she cries a river
she cries a hole in the ground

She cries for love
she cries a sad song
she cries a shiver
sometimes she cries for me too

And I say I'll never hurt her
but she knows it isn't true
'cos although I never told her
I think she knows bout me and you
now she cries with silent tension
this can't be right
and the downtown special cries along
'cos I'm leaving tonight

Now I slip the night around her
and I hope she'll be okay
I just pray someone will find her
and guide her along her way
'cos I'm leaving on the 1 am
by soon I'm out of sight
but she'll always be my baby
though I'm leaving tonight

Every night I hear her
talking in her sleep
she says "You know I'll always be there"
and I feel like such a creep
please take back the love she gave to me
and in time her grief will pass
just tell her that I loved her
now it's all she has
(Espen Lind)

La traduzione la trovate qui.
Buona ascolto,
Porcelain!

Frase del giorno


Per cogliere appieno una gioia, bisogna condividerla con qualcuno.

(Mark Twain)

mercoledì 25 aprile 2007

Frase del giorno

Molti si affannano per allungare la vita,
quando in realtà bisognerebbe allargarla...
(Luciano De Crescenzo)

Quanto serve?! ...Basta poco!

Un po' di tempo fa, uno dei più grandi cantanti italiani ha scritto un'altra bella canzone, in grado come poche di dipingere perfettamente la nostra società. Sto parlando dell'ultima canzone di Vasco Rossi: Basta poco! Vi invito ad ascoltarla...


Basta poco
Basta poco a fare impressioni
basta poco
basta andare in televisione
che la gente subito ti riconosce per la strada
si fa presto a montarsi la testa
e d'altronde è questa qui
la realtà di questa vita
ci si guarda solo fuori
ci si accontenta delle impressioni
ci si fotte allegramente come se fosse niente
darei fuoco a casa tua
se mi passasse
il mal di denti

e tanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica...

basta poco a fare bella figura
basta poco
basta esser buoni la domenica mattina
basta poco per esser furbi
basta poco
basta pensar che son tutti deficienti

e d'altronde è questa qua
la realtà di questa vita
di questa bella civiltà
così nobile così antica

e tanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
e nell'aria è già domenica
e forse forse nevica

basta poco per essere intolleranti
basta poco basta esser solo un po' ignoranti
basta poco per non capire e scappare via
basta poco perché ti dia fastidio uno purché sia...

e tanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
e domani è già domenica
e forse forse nevica
(Vasco Rossi)

Ultimamente mi capita di canticchiarla spesso, specie quell'incipit presente quasi sempre nelle frasi: basta poco.... Però il significato che voglio dare a queste parole è differente da quello dato da Vasco: in linea con quello che ho detto qualche giorno fa in uno dei miei pensieri giornalieri, sto pensando che basta poco per essere felici... basta una parola, basta uno sguardo, basta un amico, basta una chiacchierata, basta una confidenza... si può essere felici anche così...

Basta poco...
Porcelain!

Almeno c'ho provato...

Già... almeno questo mi deve essere riconosciuto!
Spesso nella vita ci capita di dover affrontare delle battaglie difficili, impegnative, talvolta impossibili... qual è l'atteggiamento giusto in questi casi?! Beh, io penso che bisogna provarci, si debba tentare di vincere la battaglia, con tutte le proprie forze! Poi capita che si perda, capita di dover tornare indietro da perdenti, non da vincitori. Perché certe battaglie vengono vinte solo da quelli forti davvero e da quelli con un pizzico di fortuna, a noi altri, comuni mortali, resta la consapevolezza di avercela messa tutta, di essersi impegnati a dovere...e da quella sconfitta si può imparare tanto, davvero tanto.

Così io, stamattina, ho provato a combattere una piccola battaglia... ed ora sono qui a raccontarvela, a dirvi che, perlomeno, ci ho provato! Oggi, si sa, è 25 Aprile e qui in Italia si festeggia la Liberazione dal Nazi-Fascismo. Io volevo approfittare della giornata di festa (ma quante giornate di festa mi sto prendendo ultimamente?!) fare una bella gita fuori-porta o magari andare a mare. Infatti ci si era organizzati per quest'ultima cosa, ma il tempo ci ha giocato un brutto scherzo e quindi si è preferito rimandare!! A me è dispiaciuto tanto, perché mi faceva tanto piacere andarci... così, dopo aver fatto alcuni piccoli servizietti qui a casa, ho deciso di scendere lo stesso... e così ho avuto la brillante idea di andare a farmi un giretto in bici!!!

Non sono mai stato un grande appassionato di bicicletta, però da piccolo ci passavo un po' di tempo sopra... girando come una trottola nel mio parco e concedendomi, di tanto in tanto, qualche capatina fuori, per strada. Stamattina, però, io avevo voglia di fare di più, di allontanarmi, di vedere ed attraversare posti che in genere vedo solo in auto, o al massimo in pullman. Così sono sceso, ho gonfiato le ruote della bici (che non usavo da un bel po' di anni!) e controllato che tutto fosse pressoché a posto. Così "armato" mi sono messo in sella e sono partito!!!
Prima ho fatto qualche giretto di rodaggio nel parco e nel parcheggio che c'è fuori alla mia strada: devo confessare che non mi sentivo proprio sicuro su quelle due ruote e le mie gambe sembravano non poter reggere le salite... Però la voglia di lanciarmi in questa nuova avventura era davvero tanta che mi sentivo di poter superare queste, normali, difficoltà iniziali!
Non avevo una metà precisa, o forse ne avevo un paio che non sapevo se voler raggiungere (una) o se fosse il caso di raggiungere (l'altra), allora mi sono diretto per la strada che accomunava le due mete e mi sono riproposto di far decidere al cuore o alla testa per quale strada continuare. La (s)fortuna ha voluto che la strada fosse abbastanza in discesa e quindi è stato semplice percorrerla... però al primo incrocio ho incontrato qualche difficoltà! Già, perché i poveri ciclisti non devono tenere in conto soltanto dell'equilibrio sulle due ruote, del fiato, delle gambe, delle salite, ma anche dell'assenza di spazio per camminare e della presenza delle automobili, pericolose come non mai!
Vi dicevo dell'incrocio: per chi è esperto della zona dico che si tratta dell'incrocio ad Y tra via Monteruscello e via Montenuovo Licola Patria, che è già antipatico da attraversare in auto, figuriamoci in bici!!!! Per cercare di evitare i problemi dell'incrocio, ho attraversato la strada poco prima di giungervi e non ho avuto problemi a superarlo.... Non l'avessi mai fatto!!!!
I problemi si sono presentati dopo, perché, con la mia idea, avevo superato senza problemi l'incrocio, ma mi sono ritrovato contro-mano e su una strada senza visibilità perché in curva!!! Da quel punto in poi ho percorso questa lunga curva con tutte le macchine che mi venivano incontro e si accorgevano della mia presenza solo alla fine... C'erano anche altri ciclisti che percorrevano quella strada, ma erano di quelli esperti... infatti erano dall'altra parte della carreggiata e mi gridavano di non andare di là!!!!!
Insomma, ho rischiato proprio di morire... però sono arrivato all'altezza dell'Ospedale Santa Maria delle Grazie (La Schiana) sano e salvo! E' lì che ho deciso di fermarmi e ritornare indietro, anche perché era sopraggiunto un attacco fortissimo di allergia ed avevo gli occhi gonfi, pieni di lacrime e starnutivo di continuo...
Con calma, con tanta perseveranza, sono ritornato sui miei passi, facendo maggior attenzione al lato della strada percorso. Dopo tanti fazzoletti consumati, lacrime versate e canzoni intonate sono ritornato nella mia strada e, non contento, ho continuato a vagare con la mia bici, tra il parcheggio ed il mio parco, ritornando in una dimensione a me più consona.

Devo dirvi la verità, però: mi sono divertito!! Avevo proprio bisogno di starmene un po' da solo con i miei pensieri, a contatto con la natura... e poi.... beh, e poi ho ripensato a "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", quello che già avevo citato una volta su questo Blog, ed in particolare alla scena finale del film, in cui Aidi canta la canzone dell'Orso ad Alex e poi lui sale in sella e corre come un matto... Mai scena poteva essere così autobiografica, come questa qui oggi!!!



Alla prossima avventura, su due ruote oppure no...
Porcelain


PS: non è possibile inserire questo video su una qualsiasi pagina web, per cui dovrete vederlo direttamente su YouTube a questa pagina. Sorry!

lunedì 23 aprile 2007

Ed ora ce ne ho due!!

Non avrei mai detto che sul mio blog sarei tornato a parlare degli Ambigrammi dopo nemmeno 10 giorni dall'ultima volta... Ed invece è così, perché nei giorni scorsi ho avuto una gradevolissima sorpresa: mi è stato gentilmente donato l'ambigramma del mio nickname, Porcelain!!!
Mi ritengo fortunatissimo, oltre che onoratissimo, ad aver acquisito dei lettori tanto assidui e partecipativi, ma soprattutto che questi lettori siano dei cari, anzi carissimi, amici!!!
Volete vedere questa nuovo opera d'arte?! Eccovi serviti (cliccateci su per ingrandirlo un po'):

Io lo trovo davvero molto bello, voi che dite?!
L'artista che l'ha realizzato ha meritato una bella birra fredda da consumare quanto prima ed un brindisi con del buon vino alla prossima sbronza...ehm, pardon, volevo dire alla prossima festa!!! A tale proposito chiedo aiuto ai miei amici Osti: cosa ci consigliate?!

Oh, non volendo ho creato un alone di mistero intorno a colei che ha realizzato questa opera.... Vabbè, non è tanto difficile capire di chi si tratta: ha già ispirato un vecchio post musicale e spesso lascia dei commenti.... Per ringraziarla ancora, le lascio una piccola dedica musicale. :P


Grazie Susanna, di vero cuore...
Porcelain!

Strofa del giorno


Un tempo furono condannati entrambi,
due promessi sposi di regni diversi
che nei millenni tentarono di riunirsi
ma vano fu il loro tentativo.
("Sani pensieri" - Le Vibrazioni)

Ritorno alla lettura

Fin da piccolo ho sempre amato leggere. Lo considero uno dei passatempi (solitari) più belli che vi possano essere! Innanzitutto perché accresce le proprie conoscenze, poi perché alimenta la fantasia ed anche perché "allarga" la propria vita!!
Già, la "allarga"...perché quando leggo per me è come vivere altre vite, fare proprie esperienze e mondi di cui si è soltanto letto. Certo, vivere in prima persona queste esperienze non ha assolutamente paragoni!!! Però, in attesa di poterle provare direttamente sulla propria pelle, direi che farlo indirettamente è una buona soluzione.

Negli ultimi anni, a causa dello studio (e forse anche di Internet), la mia buona abitudine a leggere è andata affievolendosi e così credo di essere "scaduto" un po'. Non so se potete capirmi, ma leggere spesso articoli in inglese o libri tecnici, parlare attraverso SMS, Instant Messaging ed e-mail, ha dato un duro colpo al mio già povero lessico!!
Per fortuna questa mia nuova avventura col Blog, la lettura di altri Blog non banali, le chiacchiere (dal vivo ed attraverso l'IM) con persone dal lessico e dagli argomenti elevati, stanno contribuendo alla mia rinascita culturale! Se siete miei attenti, oltre che storici, lettori saprete già che in passato mi sono cimentato perfino nella scrittura di brevi racconti (che gli scrittori di tutto il mondo mi perdonino...) e mi piacerebbe ancora riprovarci, ma (ahimè o per fortuna) non ho molto tempo!!! Per farlo, però, ho bisogno di respirare ancora un bel po' di cultura, accrescere il mio bagaglio letterario...

E' accaduto così che sabato pomeriggio, durante una passeggiata nell'immancabile centro commerciale, ho sentito la voglia e la necessità di acquistare qualche nuovo libro. Non che in casa mi manchino libri da leggere (anzi!!), ma avevo voglia di qualcosa di...importante, di forte, che fosse in grado di cambiarmi davvero la vita!!!!
Così ho pescato tra i miei ricordi, nell'interminabile lista dei libri che avrei sempre voluto leggere, tra quei grandi classici di cui si sente spesso parlare ma che non ho mai avuto il modo di leggere. La mia scelta è ricaduta su due libri: Le affinità elettive di Goethe e Il profeta di Khalil Gibran!
Ora ho cominciato a leggere il romanzo di Goethe e, sebbene sia ancora ai primi capitoli, sono molto preso dalla lettura! Perché?! Beh, forse perché voglio capirci di più di queste affinità elettive: se esistono realmente, come si riconoscono...e se vale davvero la pena ricercarle!!
Magari vi terrò aggiornati...

Voi che libro state leggendo?! Oppure, cosa mi consigliereste di leggere?!
Stavolta, più del solito, attendo i vostri commenti...
Vostro,
Porcelain!

domenica 22 aprile 2007

'e figlie saje che ssò?!

Non ho mai litigato seriamente con i miei genitori. Forse perché non li ho mai contraddetti troppo: un po' perché riesco ad adattarmi alle loro volontà, un po' perché mi è capitato di essere d'accordo con loro...o comunque di comprendere il loro punto di vista.
Dunque, posso considerarmi un figlio modello, ed anche un "cocco" dei miei genitori!!
Ultimamente, invece, una strana serie di congiunzioni astrali mi sta portando a scontrarmi un po' di più con loro. Io eviterei con tranquillità questi scontri, ma loro insistono per cercare di farmi vivere completamente come dicono loro, senza rendersi conto che non ho fatto e non sto facendo nulla di sbagliato!!
A loro, a tutti i genitori e a tutti noi figli, dedico questo splendido passo de "Il profeta" di Khalil Gibran... da restare proprio senza parole!
I figli
E una donna
che teneva un bambino al seno disse:
“Parlaci dei figli”.
Ed egli disse:

I vostri figli non sono vostri figli.
Sono figli e figlie del desiderio ardente
che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono per mezzo di voi,
ma non da voi.
E benché siano con voi,
non vi appartengono.

Potete dar loro il vostro amore
ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete dar alloggio ai loro corpi,
ma non alle loro anime,
poiché le anime
dimorano nella casa del domani,
che voi non potete visitare
nemmeno nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere come loro:
non cercate però di renderli come voi.
La vita, infatti, non torna indietro
né indugia sul passato.

Voi siete gli archi
dai quali i vostri figli
come frecce viventi son lanciati.
L’arciere vede il bersaglio
sul sentiero dell’infinito
e vi piega con la sua potenza
perché le sue frecce
volino veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia
dalla mano dell’Arciere;
poiché come egli ama la freccia che vola
così ama pure l’arco che è ben saldo”.
(Khalil Gibran)
Io sono ancora senza parole...
Porcelain!

La mia città

Di canzoni sulla mia città, Napoli, ce ne sono tante, tantissime. A suo modo, ognuna racconta un aspetto fondamentale della città... Oggi io voglio proporvi una canzone forse poco nota, anzi credo che finora pochi l'abbiano ascoltata: un po' perché il genere musicale, hip hop, non vive sotto i riflettori, un po' perché è completamente in napoletano e quindi un po' ostica per chi non lo mastica molto.
Io l'ho scoperta quasi per caso... ascoltandola addirittura in anteprima assoluta, nel lontano 1999, a La Havana Club a via Campana a Pozzuoli... Si tratta di una canzone de La Famiglia e si intitola, non a caso, Odissea:


Odissea
Odissea
Yea
Odissea
Yea
Odissea
Odissea

L'onna 'ncopp 'a sponna ffà 'a schiuma,
se sfuma,
è inutile vuttà acqua 'ncopp 'o fuoco comm'a Cuma
sole è oro e argiento è luna
e 'o Vesuvio 'ncopp 'a costa fumm'
e 'u vient' port' zolf' e arom'
'o golf' ispir' 'o poem' 'e 'na sirena
protagonist' 'e st'Odissea
me rett' 'e note comm' dote
cu ll'uocchie comm' note
pelle comm' latte
mare comm' lietto
te cant' stu sonett' che tratt' 'e nu ritratto fatt' a 'na Dea
m''é credere, Partenope é cchiù bell' 'e Venere
e si è 'na bugia bruciateme pecché nient' è cchiù fertile d''a cenere
nun more st'etnia e 'stu gene
e chello ca me scorre d'int 'e vene
sì poi me spengo
s'ammesc' terra 'e sanghe
comm' 'o posto addo vengo
ca si miscela 'o magma c''o fango
e chello ca tenimmo è 'o rango
e se nun 'o vide scava
tesoro d''into 'o core comme stive sott' 'e nave
si vuò capì Napule tecchete 'e chiav' d''int 'e mane e si trase
è Inferno e Paradiso, sacre e profano, lotta tra Abele e Caino,
chi và facenn' 'e voti 'e sant' e chi ancora addumanna 'a Sibilla sorte e destino
cultura greco-latin' d''int'ammuina tra fasti e fatte nefaste
'sta gent' mista
esalta gest', pasta, casta e dinastie
filosofia e poesia
basta n'idea
e Napule distrugge e crea

Odissea
Yea
Odissea
Yea
Odissea
Odissea

N'aggia vist' post' giust' ma nisciun comm' a chist'
e n'aggio cunosciut' artist' che pe 'sta città
nun c'è bastato 'gnostro p'a cuntà
pe' lo ffà c'è stà
sulo quanno vire crir' 'e meraviglie 'e ccà

'o sole che corre pe' corridoie 'e terra
allucc', burdello, manc' ce stess' 'a guerra
lazzare, scugnizze a for'e 'stì palazze
arazze d'inte e panni stise 'e n'ata razza so' 'e bandiere a for'
vire 'e tesore d''o passato
vide 'o sapunaro tene 'a Giotto e nun 'o sape
se l'è scurdato
pecciò mò mò arape l'uocchie
dimmello tu specchio delle mie brame
qual è 'a cchiù bella 'e stù reame
Napule ogge, Palepoli aiere
accà l'aria addora 'e storia
e 'o piacere 'mmiez a stì quartiere
se sient' 'e sfumature d''o dialetto
capisce 'sta terra cù quanta gente ammore ha fatto
quindi me metto 'e notte cù 'na stilo e tutt'o profilo 'e chisto cunfetto ch'affanna
e da chest'onne che va bagnanno 'e sponne
ca 'a schiuma che se crea natu poema comme a chest'Odissea

Yea
Odissea
Yea
Odissea
Odissea
Yea
Odissea
Odissea
Odissea
Odissea
Yea
Odissea

Piglia 'e gioe e pure 'e pene
chest'è 'a scena
te ne ffà n'idea
ten' 'a nomea
stù post' è n'Odissea
bene o male
verità e bugia
accussi comme adda glì
chest è 'a filosofia.
(La Famiglia)

Qui la traduzione è d'obbligo....perciò ve la segnalo qui!
Buon ascolto,
Porcelain

Proverbio del giorno


Chi non risica, non rosica!

(Proverbio)