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sabato 2 giugno 2007

Dove partono ed arrivano i treni

Ieri è stata una giornataccia per me a causa del trasporto pubblico locale. Oltre alle mie solite vicissitudini con il pullman che mi porta dalla mia cittadina (Monterusciello, frazione di Pozzuoli) a Fuorigrotta, quartiere napoletano dove c'è la mia Facoltà di Ingegneria, ieri mi sono spinto fino a Portici... ed ho incontrato tutti gli inconvenienti del caso: la lentezza della Linea 2 della Metropolitana di Napoli, i treni delle Ferrovie dello Stato che partono in orario quando tu sei in ritardo e che accumulano più di mezz'ora di ritardo quando tu sei lì che aspetti con impazienza, un "buco" di oltre tre ore in cui non passano treni a Portici per Napoli....
Che stress la vita del pendolare!!!!!! Il bilancio della giornata è il seguente:
  • viaggio di andata Monterusciello-Portici: 3 ore
  • colloquio di lavoro: 10-15 minuti
  • "passeggiata" dalla stazione F.S. a quella della Circumvesuviana: 20 minuti
  • viaggio di ritorno Portici-Monterusciello: quasi 2 ore.
Ieri, dunque, ho passato molto tempo tra i treni e le stazioni e così mi è venuta in mente una canzone di Luciano Ligabue e la cantavo spesso per tenermi compagnia. Così ve la ripropongo, con un video in cui viene interpretata da una cover-band: i Kadossène.

Dove fermano i treni
Binario tre un rapido con destinazione andar via
per quelli che ci credono che spostarsi
li salvi comunque sia... ma
due militari su una panchina
voglia di donna, voglia di casa, voglia ora
il fante di spade fa l'occhiolino
vive nei cessi e spesso le ha prese tante e ancora.

Dove fermano i treni
parte un po' di vita, da
dove fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà.

Chi parte e chi arriva e chi viene lì solo a guardare
protagonisti anonimi, sì ma interpretazione reale
un vagabondo nel suo cappotto
brucia il giornale usato per letto
e fischia la Carmen
uno nervoso in sala d'aspetto
è lì da giorni senza biglietto, piange e dorme.

Dove fermano i treni
parte un po' di vita, da
dove, fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà.

La cameriera del bar che ogni tanto ammira
un panorama di Cuba su una cartolina
poi asciuga il bicchiere ed il naso e... sospira.
Un juke box rovinato e buono da buttare
suona sempre una vecchia canzone d'amore
per un tipo con tanta moneta
e qualcosa da ricordare.
Poi c'è quella che prima chiede se hai da fumare
poi ti chiede se hai voglia di fare l'amore
ed infine ti prega di darle qualcosa, sta, sta male.
E sul vecchio cartello di Bitter Campari
su colonne, vetrine ed infine sui muri
passi, metti la firma ed infine e vai fuori.

Parte un po' di vita, da
dove fermano i treni
parte un po' di vita, da
dove fermano i treni
e proprio là dove fermano i treni
parte sempre un altro varietà
parte sempre un nuovo varietà.
(Luciano Ligabue)

Buon ascolto,
Porcelain il "pendolare"!

3 commenti:

Uomo Distrutto ha detto...

povero beppino...

intanto, ti sembrerà strano, ma sta canzone del liga rientra tra le mie preferite...
forse perchè ho sempre amato le stazioni, i treni, i viaggi in treno...
(in orario...)

Anonimo ha detto...

Peppe la prox volta ti consiglio di prendere la macchina...perlomeno ne guadagni in salute! A parte gli scherzi, il trasporto pubblico qui a Napoli fa veramente pena...rassegniamoci!

Alessandro ha detto...

Ti ringrazio per aver scelto la nostra versione di dove fermano i treni! Sono il chitarrista dei Kadossène e Davvero è bello vedere che una persona sceglie una tua interpretazione per esprimere i propri stati d'animo! Grazie.