Poesia in musica
Spesso si parla delle canzoni come di poesie in musica. Spesso queste vengono viste come espressioni della letteratura moderna. E devo dire che spesso mi trovo d'accordo... e lo è anche Il Cavaliere Oscuro, che utilizza l'etichetta "Nuova Letteratura Italiana" per indicare le canzoni che pubblica sul suo blog.
Nel mio processo di avvicinamento al concerto di Luglio dei Negramaro, mi sono imbattuto in questa canzone che può (a mio avviso) considerarsi una bella poesia!
Nel mio processo di avvicinamento al concerto di Luglio dei Negramaro, mi sono imbattuto in questa canzone che può (a mio avviso) considerarsi una bella poesia!
Quel posto che non c'è
Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'.
Mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie.
Potessi trattenere il fiato prima di parlare,
Avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somiglia a te.
Potessi trattenere il fiato prima di pensare,
Avessi le parole quelle grandi
per poterti circondare
e quello che di me
bellezza in fondo poi non è.
Bocca dentro bocca e non chiederti perché
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia.
Potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni,
Avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare,
Quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me
Dovresti disegnarmi un volto nuovo e occhi per guardarmi,
Avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare,
In quel posto che non c'è
hai mandato solo me,
solo me, solo me, solo me.
(Negramaro)
Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'.
Mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie.
Potessi trattenere il fiato prima di parlare,
Avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somiglia a te.
Potessi trattenere il fiato prima di pensare,
Avessi le parole quelle grandi
per poterti circondare
e quello che di me
bellezza in fondo poi non è.
Bocca dentro bocca e non chiederti perché
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia.
Potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni,
Avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare,
Quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me
Dovresti disegnarmi un volto nuovo e occhi per guardarmi,
Avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare,
In quel posto che non c'è
hai mandato solo me,
solo me, solo me, solo me.
(Negramaro)
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Porcelain
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