Il testamento
Qualche giorno fa, mentre facevo due chiacchiere scherzose con Chicca, è venuto fuori un discorso semi-serio. Non ricordo bene come, ma siamo arrivati (o meglio, sono arrivato) a parlare di morte e di funerale.
Ho sempre avuto un rapporto abbastanza sereno con la morte, con l'idea della mia morte. Ho sempre affermato che la morte fa parte della vita ed io, amando la vita, non posso odiare la morte. In effetti credo di avere almeno un po' di ragione: nel corso della nostra vita facciamo, ahimè, spesso i conti con la morte di qualcuno che conosciamo; è come se la morte ci ricordasse di tanto in tanto che lei c'è e che può arrivare quando meno ce lo aspettiamo.
Certo, la morte porta con sé sempre tanto dolore: lo si legge sempre nei volti di chi "sopravvive" alla scomparsa dei propri cari. Ma forse è proprio questo il punto: la morte è un dolore forte, fortissimo, ma noi lo vediamo solo dal nostro punto di vista, dalla parte di chi resta a soffrire della mancanza di chi ci lascia. Ma cosa pensa chi se ne va?! Questo non potremmo mai saperlo...
Ovviamente chi muore all'improvviso, presto o prestissimo, difficilmente sarà felice di lasciare questo mondo, lasciare la propria vita, i propri affetti... ma cosa può fare?! L'umanità intera, per quanti sforzi faccia, non riesce in alcun modo a sfuggire alla morte, a vincere la partita con la "vecchia signora", che quindi l'ha sempre vinta! A noi non resta che accettare serenamente le decisioni del fato, del destino, di Dio, del caso o di chi per essi "decida" quand'è il momento...
Rubando "l'idea" ad un mio amico, io dico che vorrei che il mio funerale fosse una festa!! E per festa intendo proprio un evento in cui la gente si diverta! Non vorrei facce tristi, fiumi di lacrime versate... Spero di riuscire a fare tanto nel corso della mia vita, da lasciare tanti bei ricordi in coloro che mi hanno incontrato durante il mio cammino su questa terra e, al momento della mia morte, vorrei che tutto questo "bene" che sono riuscito a fare carichi di forza chi mi vuole bene e faccia in modo che al mio funerale tutti siano contenti!! Certo, non vorrei che tutti festeggino pensando "Menomale! Ce lo siamo tolti dalle scatole!!", ma vorrei che tutti siano contenti, contenti di avermi conosciuto, contenti di avermi avuto (anche solo per poco) nella propria vita, e che il mio funerale sia l'occasione per ricordare, col sorriso sulle labbra, quanto di buono (ma anche di cattivo!) ho fatto durante la mia vita!! Non c'è bisogno di esser tristi, tanto (e questo lo credo, ma soprattutto lo spero) io andrò in un posto migliore!
Se siete arrivati a leggere fino a qui, vuol dire che siete davvero appassionati ai deliri che scrivo (raramente!) su questo blog... Oggi avete letto una sorta di "testamento" ed è per questo che lo associo ad una canzone del grande Fabrizio De Andrè! Voi, intanto, prendete nota: al mio funerale niente vestiti scuri, facce serie e lacrime, ma vestiti carnevaleschi (magari chiamate anche dei clown), facce allegre e tante risate!!! :D
Ho sempre avuto un rapporto abbastanza sereno con la morte, con l'idea della mia morte. Ho sempre affermato che la morte fa parte della vita ed io, amando la vita, non posso odiare la morte. In effetti credo di avere almeno un po' di ragione: nel corso della nostra vita facciamo, ahimè, spesso i conti con la morte di qualcuno che conosciamo; è come se la morte ci ricordasse di tanto in tanto che lei c'è e che può arrivare quando meno ce lo aspettiamo.
Certo, la morte porta con sé sempre tanto dolore: lo si legge sempre nei volti di chi "sopravvive" alla scomparsa dei propri cari. Ma forse è proprio questo il punto: la morte è un dolore forte, fortissimo, ma noi lo vediamo solo dal nostro punto di vista, dalla parte di chi resta a soffrire della mancanza di chi ci lascia. Ma cosa pensa chi se ne va?! Questo non potremmo mai saperlo...
Ovviamente chi muore all'improvviso, presto o prestissimo, difficilmente sarà felice di lasciare questo mondo, lasciare la propria vita, i propri affetti... ma cosa può fare?! L'umanità intera, per quanti sforzi faccia, non riesce in alcun modo a sfuggire alla morte, a vincere la partita con la "vecchia signora", che quindi l'ha sempre vinta! A noi non resta che accettare serenamente le decisioni del fato, del destino, di Dio, del caso o di chi per essi "decida" quand'è il momento...
Rubando "l'idea" ad un mio amico, io dico che vorrei che il mio funerale fosse una festa!! E per festa intendo proprio un evento in cui la gente si diverta! Non vorrei facce tristi, fiumi di lacrime versate... Spero di riuscire a fare tanto nel corso della mia vita, da lasciare tanti bei ricordi in coloro che mi hanno incontrato durante il mio cammino su questa terra e, al momento della mia morte, vorrei che tutto questo "bene" che sono riuscito a fare carichi di forza chi mi vuole bene e faccia in modo che al mio funerale tutti siano contenti!! Certo, non vorrei che tutti festeggino pensando "Menomale! Ce lo siamo tolti dalle scatole!!", ma vorrei che tutti siano contenti, contenti di avermi conosciuto, contenti di avermi avuto (anche solo per poco) nella propria vita, e che il mio funerale sia l'occasione per ricordare, col sorriso sulle labbra, quanto di buono (ma anche di cattivo!) ho fatto durante la mia vita!! Non c'è bisogno di esser tristi, tanto (e questo lo credo, ma soprattutto lo spero) io andrò in un posto migliore!
Se siete arrivati a leggere fino a qui, vuol dire che siete davvero appassionati ai deliri che scrivo (raramente!) su questo blog... Oggi avete letto una sorta di "testamento" ed è per questo che lo associo ad una canzone del grande Fabrizio De Andrè! Voi, intanto, prendete nota: al mio funerale niente vestiti scuri, facce serie e lacrime, ma vestiti carnevaleschi (magari chiamate anche dei clown), facce allegre e tante risate!!! :D
Il testamento
Quando la morte mi chiamerà
forse qualcuno protesterà
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in eredità
non maleditemi non serve a niente
tanto all'inferno ci sarò già
ai protettori delle battone
lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
voglio lasciare a Bianca Maria
che se ne frega della decenza
un attestato di benemerenza
che al matrimonio le spiani la via
con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto
con tanti auguri per chi c'è caduto
di conservarsi felice e cornuto
sorella morte lasciami il tempo
di terminare il mio testamento
lasciami il tempo di salutare
di riverire di ringraziare
tutti gli artefici del girotondo
intorno al letto di un moribondo
signor becchino mi ascolti un poco
il suo lavoro a tutti non piace
non lo consideran tanto un bel gioco
coprir di terra chi riposa in pace
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d'oro
per quella candida vecchia contessa
che non si muove più dal mio letto
per estirparmi l'insana promessa
di riservarle i miei numeri al lotto
non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
non vedo l'ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà
se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto un tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d'amore
a te che fosti la più contesa
la cortigiana che non si dà a tutti
ed ora all'angolo di quella chiesa
offri le immagini ai belli ed ai brutti
lascio le note di questa canzone
canto il dolore della tua illusione
a te che sei costretta per tirare avanti
costretta a vendere Cristo e i santi
quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà
cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore si muore soli
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli.
(Fabrizio De Andrè)
Buon ascolto...e buona festa (possibilmente moooolto lontana...!! :P)
Porcelain
5 commenti:
Pè!
Ancora sti' discorsi?!
bè Porcelain, il tuo discorso è sicuramente molto interessante... io invece nn ho mai pensato alla morte o ad un eventuale funerale...
poi sul capolavoro di DE ANDRE' che dire ... è DE ANDRE' !!!
(ma che video hai messo... :D)
cmq non preoccuparti, ti faremo la festa!
ps. e poi ti permetti di dire che non sei un grande!
...bel discorso e naturalmente, da una che ama De Andrè, non posso che dirti ottima scelta!
Eheheh, Stè è l'unico video che ho trovato... ;)
Ma l'importante è la canzone!
Porcelain
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