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domenica 4 marzo 2007

Il nuovo tormentone

La 57° edizione del Festival di Sanremo oltre a proporci un vero capolavoro come quello di Simone Cristicchi, ci ha lasciato quello che sarà il tormentone dei prossimi mesi: "La paranza" di Daniele Silvestri!
Come al solito eccovi il video ed il testo...


La paranza
Mi sono innamorato di una stronza
Ci vuole una pazienza
Io però ne son rimasto senza
Era molto meglio pure una credenza
Un fritto di paranza...paranza...paranza!

La paranza è una danza
Che ebbe origine sull'isola di Ponza
Dove senza concorrenza
Seppe imporsi a tutta la cittadinanza
È una danza
Ma si pensa
Rappresenti l'abbandono di una stronza
Dal calvario alla partenza
Fino al grido conclusivo di esultanza

Uomini uomini c'è ancora una speranza
Prima che un gesto vi rovini l'esistenza
Prima che un giudice vi chiami per l'udienza
Vi suggerisco un cambio di residenza
E poi ci vuole solo un poco di pazienza
Qualche mese e già nessuno nota più l'assenza
La panacea di tutti i mali è la distanza
E poi ci si consola
Con la paranza

La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza
Eleganza
E con un lento movimento de Panza
La paranza è una danza
che si balla nella latitanza
Con prudenza
Eleganza
E con un lento movimento de Panza

Così da Genova puoi scendere a Cosenza
Come da Brindisi salire su in Brianza
Uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza
Uno di Trapani? Forse Provenza
No no no non è possibile
Non è raccomandabile
Fare ritorno al luogo originario di partenza
Ci sono regole precise in latitanza
E per resistere c'è la Paranza

La paranza è una danza
Che si balla nella latitanza
Con prudenza,
Eleganza
E con un lento movimento de Panza

Dimmi che mi ami che mi ami

E quando ti allontani
Per prima cosa mi richiami
In ogni caso è molto meglio se rimani
Se rimandi a domani
Dimmi che ci tieni che ci tieni
E pure se non vieni
In oqni caso mi appartieni
E che ti manco più dell'aria che respiri
Più di prima
Più di ieri

Dov'è dov'è
Tutti si chiedono
Dov'è dov'è
Ma non mi trovano
Lo sai che c'è?
Che sto benissimo
Fintanto che
Sto a piede libero
E poi perché
Ritornare da lei
Quando per lei è sempre stato meglio senza di me
Non riusciranno a prendermi
Io resto qui

La paranza es un balle

Que se balla con la latitanza
Con prudencia y elegancia
Y con un lento movimiento de panza
La paranza es un balle
Que se baila con la latitanza
Con prudencia y elegancla
Y con un lento movimiento de panza

E se io latito latito

Mica faccio un illecito
Se non sai dove abito
Se non entro nel merito
Se non vado a discapito
Dei miei stessi consimili
Siamo uomini liberi
Siamo uomini liberi
Stiamo comodi comodi
Sulle stuole di vimini
Sulle spiagge di Rimini
Sull'atollo di Bimini
Latitiamo da anni
Con i soliti inganni
Ma non latiti tanto quando capiti a pranzo
E se io latito latito...

Non vi viene da ballare?! Già immagino i balletti che si faranno su tutte le spiagge italiane quest'anno....
Porcelain

3 commenti:

Uomo Distrutto ha detto...

grande daniele!
ps. beppe, ma tu sul blog o non scrivi niente o fiumi?

Porcelain ha detto...

Sai, Stè, era lo sfizio di raggiungere i 200 post...e poi avevo un po' di tempo libero e tante cose da dire!

Spero non vi dispiaccia troppo!
Vostro,
Porcelain!

Emilia ha detto...

già stai a 200!!!
wow complimenti!!!