Perché Sanremo è...Sanremo!
Ieri sera si è finalmente concluso il Festival di Sanremo 2007 e ne è stato consacrato il vincitore: Simone Cristicchi! Premetto che non ho seguito molto il Festival, perché l'ho trovato particolarmente pesante...con tutte le mummie resuscitate per far contenta la popolazione italiana che, non dimentichiamolo, è formata da un numero assolutamente enorme di persone che hanno superato la 60ina!!!
La canzone vincitrice l'ho ascoltata nella serata in cui i Campioni cantavano accompagnati da ospiti/amici e Simone Cristicchi era accompagnato da Sergio Cammariere. Devo dire la verità: a me quella canzone è piaciuta fin dal primo momento che l'ho ascoltata!! La musica è molto orecchiabile, ma io non ne capisco proprio nulla di musica! Quello che è straordinario, però, è il testo: triste, tristissimo, eppure bello, toccante, emozionante, in grado di dipingere la realtà in un modo perfetto!
I miei complimenti vivissimi a Simone Cristicchi: lo ha davvero meritato!
Ora vi lascio il video della performance sul palco dell'Ariston di Cristicchi e Cammariere, e vi lascio anche il testo, così che possiate rileggerlo con calma!
Ti regalerò una rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
Ora c'è davvero poco posto per le mie parole...
Quindi la finisco qui!
Porcelain
La canzone vincitrice l'ho ascoltata nella serata in cui i Campioni cantavano accompagnati da ospiti/amici e Simone Cristicchi era accompagnato da Sergio Cammariere. Devo dire la verità: a me quella canzone è piaciuta fin dal primo momento che l'ho ascoltata!! La musica è molto orecchiabile, ma io non ne capisco proprio nulla di musica! Quello che è straordinario, però, è il testo: triste, tristissimo, eppure bello, toccante, emozionante, in grado di dipingere la realtà in un modo perfetto!
I miei complimenti vivissimi a Simone Cristicchi: lo ha davvero meritato!
Ora vi lascio il video della performance sul palco dell'Ariston di Cristicchi e Cammariere, e vi lascio anche il testo, così che possiate rileggerlo con calma!
Ti regalerò una rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
Ora c'è davvero poco posto per le mie parole...
Quindi la finisco qui!
Porcelain
1 commento:
Nemmeno io ho seguito il festival e questa è la prima canzone che ascolto, proprio qui da tuo Blog apprendo che è la vincitrice del festival... io ho acceso la TV solo l'altro ieri perchè il mio Fratellino mi venne ad avvisare che Battiato avrebbe cantato...
Non posso sapere se ha meritato il primo posto perchè non conosco le altre canzoni ma sono con te nel dire: molto triste questa canzone e hai ragione nel definirla toccante...soprattutto nel volo finale, fa i brividi!
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